Una professione che va oltre l’assistenza e la cura dei pazienti
L’aggiornamento infatti è tanto più efficace quanto può essere sviluppato e applicato praticamente in aree omogenee. L’evento nazionale è spesso connotato da teoria che difficilmente si tradurrà in pratica clinica. Per noi medici aggiornamento significa avere strumenti per migliorare la nostra attività clinica: se ciò non avviene è fallita la motivazione per aggiornarci
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ForumECM, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dedica questo numero della rubrica sulle professioni sanitarie ad una tra quelle più complesse e delicate, quella dell’Oncologo.
Negli ultimi anni il ruolo di questo professionista, in termini di raggio d’azione, è cambiato moltissimo: oggi infatti non è più solo colui che assiste e cura chi è affetto da una patologia neoplastica, sia in fase precoce che in stadio avanzato, ma contribuisce anche allo sviluppo delle conoscenze biologiche, alla tutela dell’ambiente e allo stesso tempo partecipa attivamente all’organizzazione sanitaria.
Dal 1973, anno della fondazione
dell’Associazione Italiana di Oncologia
Medica, la società italiana ha
attraversato un periodo di profonde
trasformazioni. Ciò ha portato
l’Oncologo a confrontarsi con una serie
di cambiamenti sul piano etico e sociale e con
una naturale ridefinizione dei ruoli, che ha
visto passare il paziente da entità
passiva a protagonista: una figura informata,
che vuole ed ha il diritto di sapere.
In questo periodo ad una maggiore domanda di
informazione sul tema salute da parte del
cittadino è corrisposto un incremento
dell’attenzione dei media allo stesso
tema, con il conseguente proliferare,
soprattutto negli ultimi vent’anni, di
rubriche televisive, radiofoniche e su carta
stampata e siti internet dedicati
all’argomento.
Questa maggiore informazione a disposizione del
cittadino ha portato ad un cambiamento nel
rapporto medico-paziente con un miglioramento
della sua capacità del cittadino -paziente
di comunicare con il medico ed una riduzione
dell’asimmetria informativa tipica del
rapporto. Ma anche al desiderio del paziente di
conoscere dal medico non solo il proprio stato
di salute ma anche le cause che lo hanno
generato e le diverse possibili terapie.
Il medico si è dunque progressivamente
trovano ad interagire con un paziente
profondamente cambiato nelle sue conoscenze ed
aspettative.
Di conseguenza anche la sfera formativa ha
avvertito l’influenza di questi
cambiamenti.capo I percorsi formativi
dell’Oncologo medico, negli ultimi 10-15
anni, hanno subito una trasformazione
soprattutto sotto due aspetti. In primo luogo,
il raggiungimento della consapevolezza che
l’Oncologia medica sia una branca sempre
più complessa della Medicina Interna, ha
portato alla necessità di ridefinire la
figura di questo specialista: un professionista
molto attento alle conoscenze
dell’Anatomia Patologica, della storia
naturale delle malattie e, più in
generale, della Biologia molecolare. In secondo
luogo, è maturata la certezza della
necessità di uno specialista che disponga
non solo di un’ottima conoscenza della
Medicina Interna per la corretta gestione delle
terapie ma anche di una spiccata capacità
gestionale.
Considerata quindi tra le professioni mediche che richiedono un maggiore background culturale, sono state apportate, a livello europeo, modifiche ai percorsi formativi sia nel corso di laurea che, più in particolare, in quello di specializzazione. Durante quest’ultimo, oltre che alla formazione specialistica, è stata posta quindi maggiore attenzione all’insegnamento della Biologia cellulare e molecolare, dell’Anatomia Patologica e della Medicina Interna.
L’AIOM da parte sua, al fine di
promuovere la formazione professionale degli
Oncologi medici e degli Operatori sanitari, si
è sempre impegnata nel sostenere sia il
progresso nel campo clinico, sperimentale e
socio-assistenziale, sia il confronto tra
Oncologi e specialisti di altre
discipline.
Nello specifico si adopera per contribuire alla
formazione tecnico-professionale e manageriale
di Oncologi medici e di Operatori sanitari e
per incoraggiare l’istituzione di
strutture accreditate intra ed
extra-ospedaliere per l'assistenza al paziente
con neoplasia.
L’AIOM è stata inoltre una delle prime società scientifiche a promuovere incontri e corsi finalizzati all’aggiornamento del personale infermieristico, verso il quale ha sempre avuto una particolare attenzione.
Molte le attività svolte dall’Associazione tra cui sostenere la ricerca sperimentale e clinica, la prevenzione primaria, la prevenzione secondaria (screening e diagnosi precoce e tempestiva), la qualità delle cure oncologiche, la continuità terapeutica del paziente oncologico mediante linee guida per la terapia medica antitumorale, l’interdisciplinarietà, la riabilitazione, le terapie palliative, le cure domiciliari e l’incentivazione di campagne di educazione rivolte alla popolazione.
Numerose le iniziative scientifiche a carattere nazionale promosse dall’AIOM tra cui congressi, conferenze, corsi di aggiornamento e corsi didattici, con la partecipazione di relatori sia italiani che stranieri, ma molte anche le manifestazioni a carattere regionale ed interregionale.
Notevole è anche l’attività editoriale, che oltre alle riviste “Tumori” e “AIOM Notizie” si è occupata della pubblicazione di numerosi volumi di carattere educazionale, di manuali e guide pratiche per l’assistenza al paziente neoplastico, tutti utili strumenti dai quali trarre informazioni importanti sulla realtà italiana in campo oncologico.
14/03/2013