PROFESSIONI E FORMAZIONE

Interview

 

 

Società Italiana di Neurologia

Ospedale San Raffaele di Milano

Words

Dovrebbe essere compito delle Società Scientifiche, di concerto con le industrie private ed in sinergia con le istituzioni sanitarie locali e nazionali, assumersi il compito di garantire qualità e al contempo, asetticità del percorso formativo.

 

È molto importante che l’offerta formativa sia rivolta a piccoli gruppi. Occorre potenziare i Master, il braccio universitario più adeguato per garantire una formazione completa, sia dal punto vista teorico, sia dal punto di vista pratico

 

 

Inbox

 

via del Cavallerizzo, 1

53100 Siena (SI)

 

tel. 0577 285040

 tel. 0577 45333

tel. 0577 270870

fax 0577 289334

 

info@conventursiena.it

www.neuro.it

 

Ospedale San Raffaele di Milano

 

via Olgettina, 60

20132 Milano (MI)

 

tel. 02 26431

 

www.hsr.it

       

    Prof. Giancarlo Comi

    Presidente SIN

     

    A poco più di un anno di distanza ForumECM incontra nuovamente Giancarlo Comi.

     

    Questa volta non nella veste di formatore di eccellenza (link) ma in quella di Presidente della Società Italiana di Neurologia.

    A Comi ForumECM ha posto alcune domande riguardo i bisogni formativi nella sua professione, le metodologie più adatte ed i progetti della Società nel campo dell’aggiornamento ottenendo risposte che dimostrano un’analisi sempre puntuale e ricca di spunti anche critici su formazione e ricerca.

     

    Il Sistema ECM tra fasi sperimentali e attuative è in vigore da circa 10 anni. Ci può fare un bilancio del Programma nazionale di Educazione Continua in Medicina nella vostra categoria?

     

    Il bilancio del modello attualmente in vigore, è solo parzialmente positivo. Questo tipo di formazione è sempre stato condizionato e limitato dalle scarse risorse economiche a disposizione: importante è stato l’impegno integrativo demandato unicamente ai privati e quindi alle industrie farmaceutiche e medicali.

     

    Infine, le variazioni intervenute a livello normativo, in tema di organizzazione di convegni e congressi scientifici, rischiano di restringere ulteriormente le opportunità formative dei nostri specialisti. Se da un lato è auspicabile regolamentare il Sistema, dall’altro, è fondamentale che, contestualmente all’approvazione di nuovi farmaci, i cui profili di gestione sono sempre più complessi, vengano previsti dei corsi di aggiornamento ad hoc che trasferiscano il know how necessario per garantire il corretto impiego del farmaco e la loro migliore efficacia terapeutica.

     

    Dovrebbe essere compito delle Società Scientifiche, di concerto con le industrie private ed in sinergia con le istituzioni sanitarie locali e nazionali, assumersi il compito di garantire qualità e al contempo, asetticità del percorso formativo.

     

     

    Se dovesse dare un consiglio ad un Provider, che volesse sviluppare un’offerta formativa per la vostra professione, quali suggerimenti darebbe per soddisfare a pieno i reali fabbisogni formativi ?


    È molto importante che l’offerta formativa sia rivolta a piccoli gruppi. Occorre potenziare i Master, il braccio universitario più adeguato per garantire una formazione completa, sia dal punto vista teorico, sia dal punto di vista pratico. Infine, le Società Scientifiche, coinvolte ed impegnate in prima linea, nell’organizzazione di convegni e congressi, devono avere un ruolo fondamentale.

     

    Ad oggi quali sono secondo lei i principali bisogni formativi per la professione dei Neurologi?


    Alla luce delle mutate esigenze dei pazienti, occorre focalizzare la formazione dei futuri neurologi sulle aree di emergenza-urgenza e sulle cronicità.

     

    In quali aree terapeutiche c’è maggior necessità di formazione?


    Certamente nelle aree dell’emergenza-urgenza, anche per far fronte ai nuovi modelli organizzativo-gestionali degli ospedali che prevedono la centralità di questa area.

     

    Tra la FAD, la RES e la FSC qual è secondo lei la migliore tipologia di evento formativo?


    Al primo posto, certamente, la Formazione sul Campo, di cui i Master universitari sono espressione: il loro grande vantaggio è di comprendere una parte teorica ed una parte pratica. Sono molto favorevole anche ai corsi Residenziali, in quanto consentono di offrire un percorso formativo adeguatamente strutturato in una concentrazione di spazio e di tempo. Infine, la Formazione a Distanza offre delle opportunità, tuttavia, ha dei forti limiti, soprattutto se non supportata da mezzi tecnologicamente avanzati. Il rischio è che diventi un trucco per guadagnare crediti formativi, senza doversi realmente impegnare.

     

    Cosa fa la SIN per l’aggiornamento professionale dei suoi iscritti? Quanto realizzato nel 2012 e quali i progetti futuri?


    Tra i progetti della SIN, la creazione di un gruppo ad hoc dedicato alla Formazione e che speriamo sarà in grado di lavorare in modo assiduo e continuativo. Infine, sul piano della comunicazione, stiamo lavorando ad una campagna di durata biennale che diffonderà dei messaggi forti e chiari alla popolazione, ancora scarsamente informata sulla Neurologia e i suoi ambiti di intervento. Il progetto coinvolgerà anche i medici di medicina generale, con cui vorremmo interagire in modo più efficace.

     

     



    PRECEDENTI ARTICOLI