Stiamo lavorando per favorire lo sviluppo economico della Regione, l’internazionalizzazione della nostra economia e della nostra società, per una Fiera al servizio della città
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GianFranco ViestiPresidente Fiera del Levante |
ForumECM incontra GianFranco Viesti, Presidente della Fiera del Levante, per conoscere attraverso le sue parole caratteristiche e punti di forza della Fiera del Levante, nonché le strategie messe in atto dalla struttura per contrastare la crisi di cui risente inevitabilmente anche il settore.
Alla luce degli effetti della crisi economica sul settore congressuale qual è la strategia e quali le scelte messe in atto da una sede tra le più importanti del sud d’Italia come la Fiera del Levante?
Stiamo facendo una cosa straordinaria: l’utilizzo plurimo di una Fiera, cosa che in Italia non ha mai fatto nessuno. La strada che stiamo seguendo è di ristrutturare pezzi di Fiera, che sono edifici pubblici, con capitali privati. Il nuovo centro congressi, inaugurato il 12 ottobre ma già funzionante, è una bella struttura, con una funzione importante: finalmente Bari ha uno spazio per congressi da 800 persone in su, spazio che fino ad ora mancava. E non solo. Sta per partire la gara per riconvertire il piano terra dell’ex Galleria delle Nazioni in un contenitore modulare che, assieme al nuovo padiglione completato nell’ottobre 2011, formerà il Centro Congressi: con spazi per plenarie, riunioni di gruppo, spazi aperti gradevoli e tutti i servizi. Una scelta dettata dalla multifunzionalità degli spazi: non più luoghi esclusivamente destinati a fini congressuali, ma fungibili per attività fieristiche e congressuali. Gli stessi spazi potranno essere poi rapidamente restituiti alle funzioni espositive. Stiamo lavorando per favorire lo sviluppo economico della regione, l’internazionalizzazione della nostra economia e della nostra società, per una Fiera al servizio della città.
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In particolare per il settore congressuale e per quello della formazione continua in medicina cosa può offrire la Fiera del Levante? In altre parole perché sceglierla nell’ampio panorama delle location?
Il nuovo centro congressi della
Fiera del Levante è una
struttura avveniristica da 18
mila metri quadrati, finanziata
dalla Regione Puglia, che
può garantire massima
flessibilità e
frazionabilità
distributiva, per consentire la
realizzazione di più
eventi in contemporanea. Un
salto nel futuro con dotazioni
di ultimissima generazione,
come l’isolamento
acustico e le strutture
rimovibili per restituire gli
spazi alle funzioni
espositive. Per Bari e l’intera Puglia, si prospetta un futuro congressuale importante affidato alla Fiera del Levante e l’importanza degli eventi è racchiusa nei suoi numeri. Durante questi due congressi nazionali, infatti, abbiamo ospitato 2.500 commercialisti e circa 2.000 farmacisti ospedalieri, garantendo introiti per alcune centinaia di migliaia di euro.
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Una città con il suo grande patrimonio culturale e le sue infrastrutture possono rappresentare un volano per l’attività di una struttura congressuale. Questo immagino valga anche per la Fiera del Levante e che voi ne cerchiate di fare un punto di forza della vostra offerta. In che modo?
Dobbiamo portare a Bari prima di tutto opportunità di lavoro e sviluppo. Basti pensare che un congresso di medie dimensioni, con oltre un migliaio di partecipanti porta alla Fiera un fatturato da 200.000 euro. Per l’indotto sul territorio lo sviluppo è addirittura moltiplicato: parlo di alberghi, ristoranti e trasporti. Il Centro Congressi è davvero un volano inimmaginabile. E poi Bari costa meno, si mangia bene, ha ottimi collegamenti aerei: può diventare davvero un centro di riferimento per congressi di ogni tipo. L’obiettivo è vendere congressi, facendoci conoscere in tutta Europa. |
La Fiera del Levante è sede di innumerevoli congressi, per esempio il recente Congresso Nazionale della Società di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale, o il XXIII Congresso SIFO da lei precedentemente citato, ma qual è l’evento congressuale che ricorda con maggior soddisfazione per la sua riuscita o per altre ragioni?
Li ricordo tutti per la stessa ragione: presenze, valore e crescita economica del nostro territorio. E io da barese ne sono orgoglioso. |