Il sistema ECM, a nostro avviso, non ha raggiunto nella categoria degli Anestesisti-Rianimatori un consolidato ruolo formativo. A fronte dei numerosi corsi organizzati, il ritorno in termini di avanzamento delle competenze e delle conoscenze nell’ambito della nostra comunità scientifica non è stato all’altezza delle aspettative
La FAD coniuga al vantaggio dell’elasticità rispetto ai ritmi lavorativi e personali dei singoli, il contenimento dei costi che, in tempi di riduzione delle risorse e delle disponibilità economiche, appare certamente come un aspetto rilevante
via San Francesco, 19 06081 Assisi (PG)
tel. 075 812874/5782420 fax 075 816307
sedenazionale@siaarti.it www.siaarti.it
|
![]() |
Prof. Massimo AntonelliPresidente SIAARTI |
ForumECM rivolge alcune domande a Massimo Antonelli, attuale Presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), per approfondire attraverso le sue parole i fabbisogni formativi dell’Anestesista Rianimatore, le metodologie più adatte al suo aggiornamento ed i programmi della Società da lui presieduta nel campo della formazione e aggiornamento professionale.
Il sistema ECM tra fasi sperimentali e attuative è in vigore da oltre10 anni, ci può fare un bilancio dell’educazione continua in medicina nella Vostra categoria?
![]() |
Il Sistema ECM, a nostro avviso, non ha raggiunto nella categoria degli Anestesisti-Rianimatori un consolidato ruolo formativo. A fronte dei numerosi corsi organizzati, il ritorno in termini di avanzamento delle competenze e delle conoscenze nell’ambito della nostra comunità scientifica non è stato all’altezza delle aspettative. È plausibile ritenere che, tra le altre cause, per le continue incertezze normative e la sostanziale nebulosità del sistema questo non sia riuscito a conseguire la stabilità e la credibilità utili a garantire la necessaria autorevolezza. |
Se dovesse dare un consiglio ad un provider, che volesse sviluppare un’offerta formativa per la vostra professione, quali suggerimenti darebbe per soddisfare a pieno i reali fabbisogni formativi?
![]() |
La SIAARTI include tra i soci numerosi giovani che, pur nei limiti dell’attuale congiuntura, si affacciano oggi al mondo del lavoro. Per questi giovani che rappresentano le future generazioni di professionisti ancora oggi l’università e le scuole di specializzazione sono parzialmente in grado di offrire un’adeguata offerta formativa nei settori della metodologia della ricerca, dell’organizzazione e del funzionamento dei sistemi sanitari ospedalieri, dell’etica e della comunicazione. |
Ad oggi quali sono secondo lei i principali bisogni formativi per i vostri professionisti?
![]() |
A quanto già espresso aggiungerei la formazione nel settore della statistica e dell’epidemiologia necessaria ad una lettura critica e competente della sempre più complessa letteratura scientifica. |
In quali aree terapeutiche c’è maggior necessità di formazione?
![]() |
Oltre alle aree già citate, in ambito anestesiologico-rianimativo il massimo interesse è attualmente focalizzato sulla tecnologia ecografica, alle nuove metodiche di supporto ventilatorio con più stretta e sensibile interazione macchina-paziente, alle nuove frontiere per il trattamento della sepsi, e all’invecchiamento della popolazione. |
Tra la FAD, la RES e la FSC qual è secondo lei la migliore tipologia di evento formativo?
![]() |
Certamente la FAD coniuga al vantaggio dell’elasticità rispetto ai ritmi lavorativi e personali dei singoli, il contenimento dei costi che, in tempi di riduzione delle risorse e delle disponibilità economiche, appare certamente come un aspetto rilevante. |
Cosa fa la SIAARTI per l’aggiornamento professionale dei suoi iscritti?
![]() |
La SIAARTI garantisce ai suoi soci un’attività formativa costante attraverso il congresso nazionale che si svolge annualmente, con corsi pre e intra-congressuale, con corsi specifici e mirati organizzati bi o trimestralmente dai diversi Gruppi di Studio in cui è organizzata l’attività scientifica della società, e tramite un insieme di eventi che compongono il percorso culturale delle diverse branche di attività di cui si compone la nostra disciplina. |
Giugno 2014