FORMAZIONE UNIVERSITARIA

Interview

 

 

Università degli studi di Padova

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Il giovane medico ha bisogno di contare su una formazione completa nella quale discipline precliniche e cliniche formano un quadro coerente ed approfondito. Necessita di una formazione integrata che lo supporti anche nell’acquisizione di competenze trasversali, tecnologiche, informatiche e comunicative

 

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    Prof. Giorgio Palù

    Direttore Dipartimento di Medicina Molecolare

     

    ForumECM intervista Giorgio Palù, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia ed attuale Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli studi di Padova, in merito ai fabbisogni formativi dei medici e alle proposte del suo Dipartimento in tema di corsi di aggiornamento.

     

    Ad oggi, alla luce dei progressi avvenuti nella medicina, quali sono secondo lei i fabbisogni formativi del giovane medico?

     

    Il giovane medico ha bisogno di contare su una formazione completa nella quale discipline precliniche e cliniche formano un quadro coerente ed approfondito. Necessita di una formazione integrata che lo supporti anche nell’acquisizione di competenze trasversali, tecnologiche, informatiche e comunicative. Necessita inoltre della possibilità di accedere a laboratori all’avanguardia e di operare in reparti ospedalieri per avere una formazione adeguata e per sviluppare abilità complementari. Il medico del futuro dovrà essere in grado di operare sul piano della ricerca, dell’assistenza e della didattica, ma dovrà sapere anche agire efficacemente come comunicatore, educatore, ricercatore ed innovatore, manager della sanità nella società, leader e componente di gruppi di ricerca e di team con personale sanitario, formatore, leader in gruppi di personale sanitario. Deve essere in grado di operare in un contesto in perenne evoluzione dal punto di vista sociale, demografico, economico e politico, con tutte le ripercussioni sul piano della salute che ciò comporta. Deve sviluppare competenze scientifiche ed abilità parallele in ambito tecnologico, informatico. Deve poter usufruire di una formazione continua di qualità e di un aggiornamento professionale costante e coerente.

     

     

    In che modo il vostro Dipartimento sopperisce a tali bisogni?

     

    La Medicina Molecolare è il particolare settore della medicina che studia i rapporti che intercorrono tra la patologia e il patrimonio genetico umano. La ricerca prende avvio dalle malattie dovute ad alterazioni del codice genetico, ad errori di trascrizione o di traduzione dell’informazione o errori della regolazione dell’espressione genetica. L’ambito della Medicina Molecolare tuttavia non è limitato alle malattie genetiche ma si estende allo studio dei meccanismi molecolari e cellulari che controllano varie patologie con grande impatto sulla salute pubblica, tra cui malattie ematologiche, oncologiche, infettive, cardiovascolari e reumatologiche. Esperienza clinica e ricerca si fondono nel campo della genomica e della post-genomica direttamente finalizzate alla realizzazione di nuovi sistemi diagnostici molecolari e allo sviluppo della terapia genica, molecolare e ripartiva. La medicina molecolare, basata su tecnologie di avanguardia, rappresenta un settore di punta della ricerca e dell’innovazione, caratterizzato da una elevata capacità di determinare rapide ricadute sulla salute, migliorando le possibilità diagnostiche e personalizzando sempre più le cure. Il Dipartimento di Medicina Molecolare, con le aree scientifiche rappresentate, è in grado di fornire una preparazione trasversale e completa. Si tratta di un Dipartimento verticalmente integrato, i cui docenti apportano le loro conoscenze in ambito preclinico e clinico. Il Dipartimento, inoltre, è caratterizzato da un notevole dinamismo ed aggiornamento per quanto riguarda la formazione post-lauream, ed è in grado di proporre percorsi per formare figure professionali adeguate alle esigenze del mondo del lavoro.

     

     

    Per quale motivo uno studente dovrebbe scegliere proprio il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli Studi di Padova?

     

    Lo Studente, in realtà, non sceglie di studiare al Dipartimento di Medicina Molecolare, ma sceglie un Corso di laurea tra quelli offerti dall’Università degli Studi di Padova.

     

     

    Che ruolo ha il Dipartimento nella formazione post-specializzazione?

     

    La formazione post-lauream offerta dal Dipartimento di Medicina Molecolare ne riflette la trasversalità e la multidisciplinarietà. Il nostro Dipartimento si caratterizza per un’attiva formazione alla ricerca che si concretizza, solo per citare alcuni esempi, in una Scuola di Dottorato in Biomedicina con un unico indirizzo e che riunisce biochimici, anatomici, fisici, microbiologi, embriologi, istologi, gastroenterologi, patologi clinici ed endocrinologi. Esiste inoltre il Percorso di eccellenza di laurea e dottorato “Pietro d’Abano”, avviato nel 2010/2011 proprio per incentivare la scelta di percorsi finalizzati alla ricerca scientifica e indirizzare medici laureati alla scienza di base. Il percorso permette di acquisire crediti formativi aggiuntivi che consentono di ridurre a due gli attuali tre anni di dottorato. Sono poi attivi accordi per cotutela dottorale con l’Università Ulm, in Germania, e con la Temple University di Philadelphia. Inoltre è in fase di attivazione un Master Internazionale in Biomedicina con le Università tedesche di Ulm, Tübingen e Monaco, che coinvolgono molti dei docenti del Dipartimento. Altri esempi di eccellenza sono costituiti dal Master in Anatomia clinica e dal Master in “Health Technology Assessment – HTA La valutazione delle tecnologie sanitarie”, attivo dall’anno accademico 2010/2011. Quest’ultimo, in particolare, ha lo scopo di formare professionisti in grado di valutare l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo delle nuove tecnologie utilizzate nell’assistenza sanitaria. Nuove tecnologie, dunque attrezzature sanitarie, dispositivi medici, sistemi diagnostici, procedure mediche e chirurgiche che rappresentano ormai una necessità in ambito clinico e che vedono l’interazione tra professionisti sanitari, medici, infermieri, paramedici, ingegneri dell’informazione, personale amministrativo, bioingegneri, esperti di marketing, economisti. I professionisti che il Master vuole formare gestiranno la sanità del domani in una prospettiva che vede la Facoltà e le Aziende ospedaliere interagire direttamente con le imprese di biomateriali, meccatronica, bionanotecnologie, di apparecchiatura medicale in cui il Veneto comincia già a primeggiare.

     

     

     



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