 
            Essere protagonisti in un percorso di crescita continua
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                                                     Le criticità economiche pesano sul ruolo e sull’immagine del farmacista sia di comunità, sia ospedaliero, sia operante nelle aziende farmaceutiche. Questi nuovi scenari richiedono un’evoluzione dei ruoli del farmacista, che si fondi su un’attenta revisione ed aggiornamento del percorso formativo offerto dall’Università 
 Recanatini 
                                                     Le competenze acquisite dal giovane medico dovranno essere spendibili in un contesto sempre più internazionale e, pertanto, i percorsi formativi dovranno saperlo indirizzare verso questo scenario 
 Treré 
                                                     Oltre al doveroso aggiornamento sulle più moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche, la formazione dei futuri medici deve oggi avere come obiettivo un concetto di salute che implichi la prevenzione e un approccio complesso a patologie sempre più socialmente impattanti 
 Matteucci 
 
                                                     Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie 
 via Belmeloro, 6 40126 Bologna (BO) 
 tel. 051 2099760 
 fabit.Direttore.Mbx@unibo.it www.fabit.unibo.it/it/dipartimento 
 Dipartimento di Medicina Specialista, Diagnostica e Sperimentale 
 via Massarenti, 9 40138 Bologna (BO) 
 tel. 051 6364201 fax 051 306861 
 davide.trere@unibo.it www.dimes.unibo.it 
 Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita 
 corso d’Augusto, 237 47921 Rimini (RN) 
 tel. 0541 434601 fax 0541 434607 
 maddalena.defranchi3@unibo.it www.scienzequalitavita.unibo.it 
                                                     
                                                     
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Per la rubrica dedicata alla Formazione Universitaria, in questo numero ForumECM presenta l’Ateneo che recentemente, secondo i dati diffusi dal Commissario Europeo all’Educazione Androulla Vasilliou, occupa il terzo posto in Europa per numero di iscritti Erasmus: l’Università degli studi di Bologna.
Le sue radici affondano nel lontano 1088: per tale motivo viene considerata la prima Università del mondo occidentale. Nel corso del tempo, la sua storia si è intrecciata con quella di noti personaggi che hanno determinato importanti svolte culturali sia nel campo scientifico che in quello umanistico: è anche grazie al loro operato che questo Ateneo è divenuto un punto di riferimento culturale di livello internazionale.
A partire dal XIV secolo, si affermarono, in aggiunta alle scuole dei giuristi, quelle dei cosiddetti “artisti”, termine utilizzato per indicare gli studiosi di medicina, filosofia, aritmetica, astronomia, logica, retorica e grammatica.
Solo per ricordare alcune delle importanti personalità che all’epoca affrontarono un percorso di studi a Bologna, si possono citare i nomi di Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Guido Guinizelli, Cino da Pistoia, Cecco d'Ascoli, Re Enzo, Salimbene da Parma e Coluccio Salutati. A tutti loro, nel XVI secolo, si aggiunsero Gaspare Tagliacozzi, il quale compì i primi studi di chirurgia plastica, e nel 1600 Marcello Malpighi che, grazie all’utilizzo del microscopio per condurre ricerche nel campo dell’anatomia, contribuì a rendere quel periodo uno dei più favorevoli per l’ambito dello studio della Medicina a Bologna.
La celebrazione dell'ottavo centenario dello Studium, nel 1888, costituì un evento grandioso: a Bologna si riunirono tutte le università del mondo per onorare quella che veniva considerata la “Madre delle Università”. La cerimonia fu una festa internazionale degli studi in quanto le università riconoscevano a Bologna le proprie radici, gli elementi di continuità e i comuni ideali di progresso nella tolleranza.
Ad un secolo di distanza, l’Università bolognese ha attuato, per la prima volta in Italia, il più importante e ambizioso progetto di decentramento delle proprie sedi sconfinando nel territorio romagnolo: attualmente i campus scientifico-didattici di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini godono di particolari forme di autonomia. Risale al 1998 l’inaugurazione di una ulteriore sede universitaria nella città di Buenos Aires.
Negli anni ’90, nell’Aula Magna di Bologna, 29 Ministri europei dell’Istruzione Superiore hanno di comune accordo sottoscritto la Dichiarazione di Bologna, grazie alla quale non solo è stata creata una comune area europea di istruzione superiore, ma è stato avviato un processo di riforma, denominato Processo di Bologna, che ha visto la partecipazione di diversi Paesi europei nell’obiettivo comune di una compatta ristrutturazione dei sistemi universitari.
Il sopravvento di nuove realtà nel campo della ricerca e della formazione hanno imposto il confronto con altre Istituzioni anche a livello europeo. Un confronto divenuto, per l’università bolognese, uno stimolo per operare un processo d’innovazione del sistema universitario e per proseguire un’attività volta al raggiungimento di una crescita continua.
Attualmente l’Università dispone, per la propria offerta didattica, di 11 Scuole e 33 Dipartimenti, dei quali sette di ambito sanitario: i Dipartimenti di Farmacia e Biotecnologie, di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, di Psicologia, di Scienze Biomediche e Neuromotorie, di Scienze Mediche e Chirurgiche, di Scienze Mediche e Veterinarie e infine di Scienze per la qualità della Vita.
| Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie 
                                             
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| Dipartimento di Medicina Specialistica, 
 
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| Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita 
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29/10/2013
