FORMAZIONE UNIVERSITARIA

Interview

 

 

Università degli Studi

di Catania

Words

Credo che il medico e le altre figure ad indirizzo sanitario debbano avere a disposizione non solo luoghi e dispositivi idonei alla formazione ma soprattutto debbono avere, a parer mio, la capacità e la forza di mettersi in discussione per raggiungere obiettivi più elevati rispetto allo standard odierno


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Dipartimento di Anatomia,

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    Prof. Salvatore Sciacca

    Direttore Dipartimento di Anatomia, Biologia e Genetica, Medicina Legale, Neuroscienze, Patologia Diagnostica, Igiene e Sanità Pubblica

     

    ForumECM intervista Salvatore Sciacca, Direttore del Dipartimento di Anatomia, Biologia e Genetica, Medicina Legale, Neuroscienze, Patologia Diagnostica, Igiene e Sanità Pubblica dell’Università degli studi di Catania, in merito ai fabbisogni formativi della categoria dei medici e alle proposte del suo Dipartimento a tale riguardo.

     

    Ad oggi, alla luce dei progressi avvenuti nella medicina, quali sono secondo lei i fabbisogni formativi del giovane medico?

     

    Il giovane medico oggi ha maggiori potenzialità, rispetto al passato, di sfruttare le conoscenze fornite dall’iter formativo universitario perché possiede l’ausilio della tecnologia e della maggiore velocità di informazione.

     

    Tuttavia ancora, per certi versi, l’Università forma il laureando in Medicina con conoscenze e capacità a “compartimenti stagni”: costui infatti non è messo nelle condizioni di pensare alla medicina come ad un insieme di competenze derivanti dalla frequenza a corsi di formazione di aree specialistiche differenti. Per tale motivo è facile, ad esempio, che un oncologo non abbia le conoscenze sufficienti dell’epidemiologia, della statistica e dell’igiene generale ed ambientale che rappresentano invece gli strumenti essenziali e fondamentali per produrre ricerca altamente qualificata oltre che per raggiungere l’obiettivo principe della medicina: prevenire una malattia prima che questa esordisca in una popolazione. Ovviamente l’esempio si può allargare anche ad altre figure. Di frequente infatti, ci chiedono di poter frequentare i nostri laboratori dei biologi e dei tecnici di varie discipline, che seppur formati nelle materie scientifiche, sono spesso carenti nella pratica dell’esercizio della professione.

     

    Credo che il medico e le altre figure di indirizzo sanitario debbano avere a disposizione non solo luoghi e dispositivi idonei alla formazione ma soprattutto debbono avere, a parer mio, la capacità e la forza di mettersi in discussione per raggiungere obiettivi più elevati rispetto allo standard odierno.

     

     

    In che modo il vostro Dipartimento sopperisce a tali bisogni?

     

    Ritengo che il Dipartimento sia cresciuto grazie agli sforzi e ai sacrifici non solo del corpo docente, ma anche di tutti coloro che ci hanno fortemente creduto, tant’è che in pochi anni è divenuto un fiore all’occhiello dell’Ateneo di Catania. L'indiscusso valore delle sue risorse umane e scientifiche è stato riconosciuto anche in ambito internazionale.

     

    Ad esempio, nel settore dell’igiene, sono riuscito ad implementare il Laboratorio di Igiene Ambientale e degli Alimenti (LIAA) accreditato con Accredia grazie anche ai miei colleghi e a tutti i ragazzi - specializzandi, dottorandi, contrattisti e tirocinanti - che con me hanno cominciato questa avventura e che mi hanno sostenuto nell’idea di creare un laboratorio autonomo dal punto di vista finanziario ed economico. Questo laboratorio oggi è divenuto una realtà concreta, tanto da rappresentare un riferimento tecnico-scientifico non solo per l'Università ma anche per aziende private ed enti pubblici che richiedono servizi utili alla risoluzione di problemi ambientali, che diversamente avrebbero altrimenti effetti negativi sulla salute della popolazione esposta.

     

    I miei colleghi degli altri settori - Tossicologia Forense, Medicina Legale, Anatomia, Anatomia Patologica, Neuroscienze, Biologia e Genetica - hanno fortemente spinto nella stessa direzione.

     

     

    Per quale motivo uno studente dovrebbe scegliere proprio il Dipartimento di Anatomia, Biologia e Genetica, Medicina Legale, Neuroscienze, Patologia Diagnostica, Igiene e Sanità Pubblica?

     

    Credo che il nostro punto di forza e di distinzione siano non solo la capacità tecnico scientifica e la tecnologia messa a disposizione dei giovani, ma ancor più la mentalità aperta alle innovazioni, che sebbene osteggiata per partito preso da alcuni, oggi sta risultando invece la forma vincente per creare personalità e operatori del settore idonei alla funzione che si trovano chiamati a svolgere.

     

     

    Che ruolo ha il Dipartimento nella formazione post-specializzazione?

     

    Ha un ruolo fondamentale poiché rende possibile per il giovane laureato l’acquisizione di un background non solo di formazione altamente qualificata dal punto di vista tecnico-applicativo, ma anche culturale, ponendo in essere nel Dipartimento un ambiente fortemente multidisciplinare.

     

    Inoltre i laboratori del LIAA, della Patologia Diagnostica, dell’Anatomia Patologica, della Tossicologia Forense e gli ambulatori degli altri settori ovvero quelli di Neuroscienze, Anatomia Umana, Biologia e Genetica, accolgono dottorandi, assegnisti di ricerca e ricercatori a contratto che accompagnano passo per passo la formazione dei tirocinanti e dei laureandi, aprendoli ad un ambiente fortemente in espansione ma ancora troppo poco sponsorizzato e conosciuto nella comunità catanese e non solo.

     

     



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