FORMAZIONE UNIVERSITARIA

Interview

 

 

Università degli studi di Napoli Federico II

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Bisognerebbe attualizzare il corso di laurea, nonché i percorsi post-laurea, affinché la farmacia possa essere inserita a pieno titolo nella rete di assistenza territoriale e domiciliare prevista dalla riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. In questo modo il farmacista avrebbe un ruolo di fondamentale importanza nella de-ospedalizzazione dei malati cronici con diagnosi certa ma sopratutto nel monitorare l'aderenza alle terapie prescritte

 

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    Ettore Novellino

    Direttore del Dipartimento di Farmacia

     

    ForumECM incontra Ettore Novellino, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Avellino e della Conferenza dei Direttori delle Scuole di Farmacia, da poco ritornato ad assumere l’incarico di Direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli studi di Napoli Federico II, ruolo che aveva già ricoperto dal 2003 al 2006.

     

    Esperienze professionali che permettono a Novellino di avere una visione chiara degli attuali bisogni formativi della professione e di come a questi debba oggi rispondere l’università.

     

    Ad oggi, alla luce dei progressi avvenuti nella medicina, quali sono secondo lei i fabbisogni formativi del giovane farmacista?

     

    Tenuto conto del progresso tecnologico avvenuto negli ultimi anni bisognerebbe “medicalizzare” il corso di laurea in Farmacia. È uno degli argomenti di cui ho discusso qualche settimana fa con i Direttori dei vari Dipartimenti di Farmacia degli Atenei Italiani.

     

    Bisognerebbe attualizzare il corso di laurea, nonché i percorsi post-laurea, affinché la farmacia possa essere inserita a pieno titolo nella rete di assistenza territoriale e domiciliare prevista dalla riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. In questo modo il farmacista avrebbe un ruolo di fondamentale importanza nella de-ospedalizzazione dei malati cronici con diagnosi certa ma sopratutto nel monitorare l'aderenza alle terapie prescritte.

            

     

    Consideriamo che oggi chi decide se, come e quando curarsi è il paziente che, avvertito il sintomo di una patologia, si reca dal medico e, dopo aver ricevuto la prescrizione del farmaco, lo ritira di persona in farmacia. Proprio per questo motivo il farmacista, se adeguatamente formato, è in grado di monitorare la compliance del paziente. Nello specifico, per le patologie croniche, dove l'uso del farmaco è definito da una diagnosi certa e clinica, il farmacista potrebbe monitorare l'aderenza alla terapia e, attraverso un sistema di reminder sviluppato grazie a dei tools, avvisare il paziente prima che sia terminata la sua prescrizione. Tutto ciò comporterebbe un migliore risultato terapeutico con conseguente aumento della qualità di vita del paziente stesso e, al contempo, rappresenterebbe anche un grosso risparmio per il SSN, in quanto all'aumentare dell'aderenza in terapia diminuiscono quelli che sono i costi sanitari.

     

    In che modo il suo Dipartimento risponde a questa domanda formativa?

     

    Il nostro Dipartimento sta riorganizzando il corso di laurea in modo da renderlo al passo con i tempi. Per quanto concerne i contenuti vorremmo introdurre materie quali la farmacoeconomia, il marketing gestionale e la farmacoutilizzazione, intesa come percorso di monitoraggio dell'aderenza alle terapie.

     

    Inoltre, al fine di garantire che la formazione teorica sia di elevata qualità ed eguale per tutti, stiamo pensando di organizzare una parte seminariale, volta a tutti i tirocinanti, all'interno dell' Università ed affidata sia a professionisti esterni, esperti del mondo della professione, che a docenti interni. In tal modo, ai vari Tutor, si affiderà il compito di mettere in pratica quanto appreso nella teoria. L'aspirazione è quella di creare dei veri e propri docenti “attivi”, trasferiti dall' Università al territorio.

     

    Per quali motivi uno studente dovrebbe scegliere di studiare proprio al Dipartimento di Farmacia dell’Università degli studi di Napoli Federico II?


    Dal 2000 al 2006, anni in cui sono stato Preside della Facoltà di Farmacia, la nostra Facoltà era al primo posto in Italia.
    Ora, dopo questa riorganizzazione, torneremo certamente ad esserlo.

     

    Che ruolo ha il Dipartimento nella formazione post-specializzazione?


    Per quanto concerne la formazione post-universitaria, al fine di agevolare il percorso di ogni studente verso il mondo del lavoro, il nostro Dipartimento, in linea con quelli che sono gli attuali sbocchi professionali, offre numerose opportunità, quali i Master in Marketing e Management nel Settore Farmaceutico, Radiofarmacia, Reach: Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals (CE n.1907/2006), Scienza e Tecnologia Cosmetiche ed in Sviluppo Preclinico e Clinico del Farmaco e Monitoraggio Post-Marketing. A questi si aggiungono i Corsi di perfezionamento in Alimentazione, Prodotti Nutraceutici e Nutrizione Applicata e Piante officinali e Preparazione Fitoterapiche.

     

     

     



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