La metodologia formativa principalmente usata all’interno del nostro Istituto è quella d’aula, nella quale si inseriscono momenti di confronto tra docenti e discenti (role play), esercitazioni e discussioni di casi clinici
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tel. 030 35011 fax 030 348255
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Fra Marco Fabello
Direttore Generale IRCCS
Centro San Giovanni di
Dio |
In questo numero ForumECM pone alcune domande a Fra Marco Fabello, Direttore Generale e Responsabile della Formazione del Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia, in relazione alle metodologie formative più efficaci, agli obiettivi prefissati per l’anno in corso e alle tematiche maggiormente richieste dai professionisti.
Considerata l’esperienza del Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli nel campo della formazione, quale è a suo giudizio la metodologia più efficace nell’aggiornamento dei vostri professionisti?
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La metodologia formativa principalmente usata all’interno del nostro Istituto è quella d’aula, nella quale si inseriscono momenti di confronto tra docenti e discenti (role play), esercitazioni e discussioni di casi clinici. Si propone inoltre anche la Formazione sul Campo. |
Nell’ambito della vostra struttura quali sono gli argomenti dei corsi maggiormente richiesti?
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Nel nostro Istituto gli argomenti richiesti si distinguono in due categorie. La prima è costituita da materie tecniche, come ad esempio il Basic Life Support - Defibrillation, il rischio biologico, la relazione con il paziente grave, la responsabilità professionale, la farmacovigilanza, il pianificare e condurre interventi riabilitativi in psichiatria, i corsi sulla sicurezza e gli aspetti diagnostici e terapeutici per la malattia di Alzheimer. La seconda categoria invece riguarda argomenti motivazionali quali l’etica, l’umanizzazione, il benessere, la resilienza, l’enneagramma e lo stress professionale. |
Quali saranno gli obiettivi formativi per il 2013?
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Dall’analisi dei questionari sui bisogni formativi raccolti per il 2013, gli obiettivi emersi hanno riguardato soprattutto percorsi clinico-assistenziali, diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e cura, linee guida (protocolli, procedure e documentazione clinica), la sicurezza del paziente, la comunicazione efficace, la privacy e il consenso informato, gli aspetti relazionali e l’umanizzazione delle cure ed infine la tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali. L’Istituto tiene conto delle necessità degli operatori cercando di organizzare dei corsi che possano soddisfare tali esigenze. |
06/03/2013