L'OPINIONE

Interview

 

 

Metis


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Tra i pregi non solo quello di aver creato un sistema di formazione obbligatoria organizzato in modo omogeneo per tutti i professionisti della sanità, ma anche quello di aver favorito nel tempo l’evoluzione del sistema ed una selezione miglioristica in fase di ottimizzazione dei Provider

 

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    Donatella Alesso

    Responsabile della Divisione Formazione Metis

     

    Il Programma nazionale ECM ha da poco compiuto dieci anni. Un decennio durante il quale è stato oggetto di molti cambiamenti, alcuni dei quali, come il passaggio dall’accreditamento degli eventi a quello dei Provider, molto profondi. Ogni cambiamento è stato realizzato, almeno nelle intenzioni, per rendere il Sistema più efficace ed aderente alle reali necessità dei professionisti e degli operatori. Ad oggi quali sono a suo parere i pregi che si devono riconoscere al Programma nazionale ECM e quali i suoi attuali difetti?

     

    Tra i pregi non solo quello di aver creato un sistema di formazione obbligatoria organizzato in modo omogeneo per tutti i professionisti della sanità, ma anche quello di aver favorito nel tempo l’evoluzione del sistema ed una selezione miglioristica in fase di ottimizzazione dei Provider. Tra i difetti: la complessità eccessiva delle procedure che spesso si bloccano o rallentano l’attività di accreditamento; la tempistica troppo stretta e rigida nella gestione delle procedura di accreditamento; una discrepanza fra i tempi di accreditamento ECM con la tempistica delle procedure della Industria farmaceutica e dell’AIFA ed infine l’impossibilità di selezionare più di un obiettivo formativo per lo stesso evento.

     

    Nel corso dell'ultima Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina è emerso il tema della semplificazione dei processi e della documentazione richiesta. Semplificazione domandata a gran voce nel corso degli anni dagli operatori e più volte promessa. La considera anche lei effettivamente necessaria per migliorare l’operatività e, nel concreto, come ritiene vada “semplificato” il Sistema?

     

    Il Sistema ECM dovrebbe avere un albo dei docenti basato sui curriculum già acquisiti, evitando di dover ripetere l’invio per ogni evento, di tutti i curriculum. Ogni curriculum potrebbe essere reinviato solo se aggiornato. Potrebbe essere utile seguire l’esempio della sintesi richiesta dall’AIFA per i docenti. Una maggiore chiarezza nella comunicazione delle nuove disposizioni emanate in corso di accreditamento. Evitare che eventi formativi con più edizioni non vengano considerati nel computo finale. Prevedere che ci possano essere più obiettivi formativi per lo stesso evento.

     

    L'offerta formativa risulta più concentrata su alcune categorie professionali rispetto ad altre. Quali secondo lei le cause e quali invece le possibili soluzioni per andare incontro ad una domanda a cui oggi non corrisponde un'adeguata offerta formativa?

     

    Per alcune categorie professionali sanitarie non vi sono sufficienti finanziamenti disponibili per poter organizzare una più frequente e costante attività formativa. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di rendere gratuito l’accreditamento per queste categorie in modo da favorire l’implementazione.

     

    Pensa che gli eventi congressuali debbano essere differenziati in termini di procedure o adempimenti rispetto ad altre forme di aggiornamento?

     

    Sì. Credo sia necessario rivedere in modo semplificativo la procedura di accreditamento, rendendo possibile il contestuale accreditamento delle diverse modalità degli eventi: plenaria, seminari, workshop, tavole rotonde etc.

     

    Metis è tra i cinque Provider con il maggior numero di eventi accreditati dal primo gennaio fino ad oggi. Quali sono gli strumenti che la sua organizzazione impiega per intercettate la domanda di formazione?

     

    Le surveys preliminari e propedeutiche dedicate ai temi di maggior attualità ed interesse per gli operatori delle cure primarie.



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