L'OPINIONE

Interview

 

 

Akesios Group Srl


Words

Quando ci si confronta con altri “colleghi” Provider sulle modalità di gestione delle attività lavorative, il termine “burocratizzazione” è spesso al centro dei nostri discorsi, perché è innegabile che nel momento attuale tutto ciò che può aiutare a “snellire” la gestione operativa è sicuramente importante

 

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    Petrusca Andretta

    Amministratore Delegato Akesios Group Srl

     

    Il Programma nazionale ECM ha da poco compiuto dieci anni. Un decennio durante il quale è stato oggetto di molti cambiamenti, alcuni dei quali, come il passaggio dall’accreditamento degli eventi a quello dei Provider, molto profondi. Ogni cambiamento è stato realizzato, almeno nelle intenzioni, per rendere il Sistema più efficace ed aderente alle reali necessità dei professionisti e degli operatori. Ad oggi quali sono a suo parere i pregi che si devono riconoscere al Programma nazionale ECM e quali i suoi attuali difetti?

     

    “Non tutti i cambiamenti rappresentano un miglioramento, ma per migliorare sono necessari dei cambiamenti”: una frase che non vuol essere retorica, ma che rappresenta un punto fermo per Akesios. Sicuramente il nuovo sistema di Accreditamento Provider ha rappresentato per la nostra azienda un’opportunità lavorativa importante, perché ci ha spronati ad implementare la nostra

    organizzazione interna, per rispondere in modo più efficace ai requisiti richiesti dal Regolamento ECM. Il pregio del “Nuovo Sistema” è la possibilità per il Provider, una volta accreditato, di potersi porre sul mercato come soggetto abilitato, sottoposto a verifiche della Commissione ECM,e dunque più “credibile” verso i vari stakeholders del settore ECM. L’aspetto che secondo noi dovrebbe invece essere rivalutato con attenzione è dato dal fatto che il Provider ECM, nell’organizzazione degli eventi, deve interagire con diversi soggetti quali: discenti, docenti, sponsor, partner organizzativi e scientifici, nel rispetto della normativa definita dalla Commissione Nazionale ECM, aspetto non sempre agevole. È auspicabile quindi che il Sistema ECM si integri sempre meglio con le esigenze e le aspettative di tutti i soggetti coinvolti, così da agevolare il Provider nella gestione dei flussi comunicativi e documentali con tali soggetti.

     

    Nel corso dell'ultima Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina è emerso il tema della semplificazione dei processi e della documentazione richiesta. Semplificazione domandata a gran voce nel corso degli anni dagli operatori e più volte promessa. La considera anche lei effettivamente necessaria per migliorare l’operatività e, nel concreto, come ritiene vada “semplificato” il Sistema?

     

    Quando ci si confronta con altri “colleghi” Provider sulle modalità di gestione delle attività lavorative, il termine “burocratizzazione” è spesso al centro dei nostri discorsi, perché è innegabile che nel momento attuale tutto ciò che può aiutare a “snellire” la gestione operativa è sicuramente importante: questo elemento pensiamo che non riguardi esclusivamente il “mondo dell’ECM”, ma sia comune a tutti i settori merceologici, manifatturieri o connessi al mondo dei servizi. Siamo consapevoli che in molti casi la “burocrazia” non è fine a se stessa, ma serve a tutelare i valori di “certezza” e “legalità” che stanno alla base del sistema ECM, però nel 2014 si può chiedere che alcuni passaggi vengano “informatizzati” ove possibile, così da limitare anche i documenti “in entrata” ed “in uscita” dagli archivi del Provider che gestisce un evento ECM.

     

    L'offerta formativa risulta più concentrata su alcune categorie professionali rispetto ad altre. Quali secondo lei le cause e quali invece le possibili soluzioni per andare incontro ad una domanda a cui oggi non corrisponde un'adeguata offerta formativa?

     

    In effetti alcune professioni sanitarie hanno un’offerta formativa ampia, mentre altre hanno difficoltà a colmare il proprio debito formativo di crediti ECM. Come Akesios stiamo studiando varie soluzioni per incrementare la nostra offerta formativa anche agli ambito meno “coperti”, proponendo per esempio degli eventi con un costo d’iscrizione sostenibile, oppure progettando corsi multidisciplinari finalizzati a formare l’intera equipe sanitaria che opera nelle strutture sanitarie. Stiamo anche sviluppando eventi in partnership con le realtà scientifiche che operano in tali ambiti, e pensiamo inoltre che la FAD possa essere un valido strumento per formare un numero rilevante di partecipanti con un costo “pro-capite” limitato. Queste professioni sanitarie, che oggi non hanno un’adeguata offerta formativa, potrebbero diventare un target interessante per i Provider.

     

    Pensa che gli eventi congressuali debbano essere differenziati in termini di procedure o adempimenti rispetto ad altre forme di aggiornamento?

     

    Akesios in questi ultimi anni ha differenziato la propria offerta formativa, proponendo ai professionisti della Sanità eventi “informativi” di natura tipicamente congressuale ed eventi di aggiornamento più specifico e settoriale: la progettazione e la seguente organizzazione di eventi con finalità formative differenti ci ha fatto maturare la convinzione che tali eventi devono essere gestiti in modo specifico, anche perché sono diverse le aspettative e le motivazioni dei discenti che vi partecipano. In questi ultimi anni la Commissione Nazionale ECM ha già lavorato in tale ottica, come dimostra per esempio la differente attribuzione di crediti formativi alle diverse tipologie di eventi. Pensiamo comunque che per il singolo professionista sia importante “bilanciare” la propria offerta formativa, partecipando ad eventi di tipologia differente, e magari differenziando il proprio “percorso” fra corsi a distanza, residenziali e sul campo.

     

    Akesios Group è tra i cinque Provider con maggior numero di eventi accreditati dal primo gennaio fino ad oggi. Quali sono gli strumenti che la sua organizzazione impiega per intercettate la domanda di formazione?

     

    Negli ultimi anni abbiamo investito per migliorare la nostra capacità di “diagnosticare" il bisogno che necessita di un intervento formativo per la formazione continua delle figure professionali in ambito sanitario. I metodi sviluppati sono vari: sicuramente è centrale operare a contatto con i discenti, dai quali giungono direttamente informazioni relative alle proprie esigenze formative. Akesios inoltre eroga diversi eventi in sinergia con partner Scientifici - società scientifiche, Associazioni, etc - che sono a contatto con il mondo sanitario e che dunque possono fornire utili ed autorevoli considerazioni circa i bisogni formativi del proprio ambito di appartenenza. Inoltre un punto di forza è il nostro Comitato Scientifico che esegue una continua attività di studio del panorama scientifico nazionale e che è formato da Opinion Leader del settore sanitario, con conoscenza del contesto sanitario locale, nazionale ed internazionale. Tutti questi input, opportunamente analizzati, permettono di strutturare un’offerta formativa articolata e confacente alle esigenze dei potenziali discenti.



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