L'OPINIONE

Interview

 

 

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù


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Il sistema nazionale ECM, soprattutto negli ultimi anni, ha avuto un significativo sviluppo. Tra i punti qualificanti di questa evoluzione, merita di essere evidenziato il passaggio da un sistema fortemente “quantitativo” ad uno maggiormente “qualitativo”

 

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    Bruno Dallapiccola

    Direttore Scientifico Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

     

    Il Programma nazionale ECM ha da poco compiuto dieci anni. Un decennio durante il quale è stato oggetto di molti cambiamenti, alcuni dei quali, come il passaggio dall’accreditamento degli eventi a quello dei Provider, molto profondi. Ogni cambiamento è stato realizzato, almeno nelle intenzioni, per rendere il Sistema più efficace ed aderente alle reali necessità dei professionisti e degli operatori. Ad oggi quali sono a suo parere i pregi che si devono riconoscere al Programma nazionale ECM e quali i suoi attuali difetti?

     

    Il Programma nazionale ECM, soprattutto negli ultimi anni, ha avuto un significativo sviluppo. Tra i punti qualificanti di questa evoluzione, merita di essere evidenziato il passaggio da un sistema fortemente “quantitativo” ad uno maggiormente “qualitativo”. Di fatto, sono stati privilegiati i contenuti dell’offerta formativa, con l’obiettivo di puntare alla crescita professionale intesa come risposta ai bisogni del cittadino. Il servizio “My ECM” si è inoltre rivelato uno strumento utile per gli operatori sanitari, che sono stati messi nella condizione di monitorare autonomamente il monte crediti annuale personale.

     

    A fronte di questi aspetti positivi, si avverte ancora la mancanza di sostegno ai Provider, i quali continuano ad avere difficoltà nel fare comprendere agli operatori sanitari l’importanza della formazione continua in medicina e dell’aggiornamento professionale. Appare perciò necessario ottimizzare il canale di comunicazione nei confronti degli operatori sanitari, ai quali devono essere forniti strumenti appropriati di conoscenza in materia di ECM. Purtroppo, anche la percezione della mancanza di un sistema sanzionatorio nei confronti dei soggetti inadempienti non contribuisce a migliorare il contesto generale. Sarebbe perciò auspicabile un investimento nella responsabilizzazione degli operatori sanitari, non solo da parte dei Provider, ma anche dal sistema stesso.

     

    Inoltre, non sempre le linee-guida sono chiare e stabili. Il continuo mutamento del sistema rappresenta un aggravio per gli operatori, in quando spesso, a distanza di pochi mesi dall’emanazione di una specifica indicazione (ad es. un decreto oppure un comunicato), la procedura viene modificata da una nuova indicazione. Infine, la mole dell’attività amministrativa burocratica legata all’organizzazione degli eventi costituisce un ostacolo alla fluidità del sistema.

     

    Nel corso dell'ultima Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina è emerso il tema della semplificazione dei processi e della documentazione richiesta. Semplificazione domandata a gran voce nel corso degli anni dagli operatori e più volte promessa. La considera anche lei effettivamente necessaria per migliorare l’operatività e, nel concreto, come ritiene vada “semplificato” il Sistema?

     

    Condivido l’obiettivo di procedere ad una semplificazione dei processi e della documentazione richiesta, in modo da snellire l’attività dei Provider. Non vi è dubbio che esistono varie procedure che possono essere semplificate: cito l’esempio delle comunicazioni attualmente fatte con firme originali, oltre alla firma digitale del legale rappresentante, che potrebbero essere sostituite dalla sola firma della segreteria organizzativa, piuttosto che l’attuale necessità di disporre di Curriculum Vitae dei relatori con firma autografa, che potrebbero essere rimpiazzati da Curriculum Vitae trasmessi per fax o e-mail con firma scansionata. Inoltre, la difficoltà di produrre la relazione annuale in un’unica soluzione, senza avere la possibilità di salvare il lavoro prima dell’inserimento finale, unitamente alla nuova modalità di calcolo della percentuale degli eventi corrispondenti al piano formativo inserito, appesantiscono l’attività del Provider.

     

    L'offerta formativa risulta più concentrata su alcune categorie professionali rispetto ad altre. Quali secondo lei le cause e quali invece le possibili soluzioni per andare incontro ad una domanda a cui oggi non corrisponde un'adeguata offerta formativa?

     

    Il fatto che l’offerta formativa risulti più concentrata su alcune categorie professionali rispetto ad altre, potrebbe essere legato alla maggiore presenza di alcune tipologie di figure professionali (i medici) rispetto ad altre (i tecnici) o al maggior numero di professionisti specializzati in una specifica area. Limitatamente all’esperienza personale e dell’Ospedale Bambino Gesù, vorrei segnalare l’impegno ad assicurare un’adeguata offerta formativa a tutte le figure professionali presenti all’interno della struttura. Obiettivo non difficile da raggiungere dato che nel nostro Ospedale sono presenti una quarantina di specializzazioni diverse.

     

    Pensa che gli eventi congressuali debbano essere differenziati in termini di procedure o adempimenti rispetto ad altre forme di aggiornamento?

     

    La struttura organizzativa di un congresso è certamente più complessa rispetto ad altre forme di aggiornamento, come quelle basate su seminari o journal clubs. Per definizione, un convegno, anche se monotematico, deve offrire un gruppo di punti di vista e di presentazioni che devono essere dapprima disegnate a livello programmatico e di contenuti, poi integrate a livello degli interventi dei diversi oratori. La realizzazione di questo tipo di progetto richiede un’organizzazione articolata. Un convegno tende a spostare un maggior numero di discenti che spesso provengono da regioni geografiche lontane, e ciò vale di regola anche per i docenti. Tutto questo presuppone pianificazione, strutturazione, coordinamento e perciò una proceduta relativamente complessa indispensabile a garantire il successo dell’evento in termini di trasmissione di nuove conoscenze.

     

    L'Ospedale Bambino Gesù è tra i cinque Provider con maggior numero di eventi accreditati dal primo gennaio fino ad oggi. Quali sono gli strumenti che la sua organizzazione impiega per intercettate la domanda di formazione?

     

    I principali strumenti utilizzati dalla nostra struttura per intercettare e indirizzare la domanda di formazione sono: l’Analisi dei fabbisogni interni, realizzata con l’ausilio della Direzione Sanitaria; l’analisi delle schede di valutazione degli eventi richiesta dal Ministero della Salute/Agenas e l’analisi dei questionari di gradimento sulla qualità percepita, distribuiti a campione durante gli eventi formativi, predisposti ed elaborati dalla Segreteria Organizzativa Eventi ECM.

     



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