Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie
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Si è tenuto a Bari, dall’11 al 14 ottobre, presso la Fiera del Levante, il XXXIII Congresso Nazionale della Società italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO).
Sugli indirizzi tracciati dal congresso di Firenze, il XXXIII Congresso SIFO ha affrontato il tema dell’innovazione in Sanità, approfondendone l’intero processo di “governance”: dalla valutazione alla decisione.
La scelta del tema “Governo dell’innovazione” è nata dalla consapevolezza che decidere l’innovazione tecnologica sarà ogni giorno più complesso in un contesto in cui l’innovazione stessa è un processo sempre più rapido e le risorse disponibili risultano sempre più scarse. Una scelta complessa sopratutto quando l’innovazione, comunque onerosa per il sistema, non risulta supportata da un’adeguata documentazione circa il valore aggiunto che è in grado di apportare.
La SIFO e i farmacisti, ospedalieri e territoriali, che la rappresentano hanno una storia professionale ed un know-how culturale che va dalla lettura critica delle evidenze, alla rilevazione (farmaco) epidemiologica, dall’analisi farmaco-economica all’informazione indipendente. Applicare realmente, anche nel campo dell’innovazione, il concetto di condivisione/integrazione di professionalità/competenze è dunque la sfida che è stata lanciata dal Congresso di quest’anno.
Il Congresso ha rappresentato
un’occasione di analisi critica del
processo decisionale sull’innovazione,
mettendo a confronto i diversi attori e
proponendo, al contempo, una riflessione sul
contributo del farmacista del SSN ospedaliero e
territoriale nelle diverse fasi. Dalla
valutazione, che deve integrare le migliori
evidenze scientifiche disponibili
all’individuazione delle risorse da
liberare per inserire l’innovazione nel
percorso assistenziale (anche con
azioni/strategie di distribuzione diretta,
promozione del generico/biosimilare,
reingegnerizzazione, centralizzazione
dell’allestimento dei farmaci,
individuazione di equivalenze terapeutiche),
dalla raccolta dei dati che, elaborati ed
interpretati, suggellano e monitorano la
decisione, alla condivisione della decisione
con tutte le parti coinvolte. Tra queste
sicuramente va annoverato il paziente a cui
bisogna garantire un’informazione
adeguata ed indipendente.
Il Congresso ha visto sette sessioni plenarie,
una inaugurale e sei scientifiche, undici
sessioni parallele e tre workshop, ripetuti in
due diverse giornate. Le sessioni parallele
hanno costituito un momento di approfondimento,
anche tecnico, dei temi trattati nelle
plenarie, con precisi obiettivi formativi.
Le tematiche oggetto delle sessioni,
sintetizzate nel titolo del congresso, hanno
cercato di delineare un quadro ampio e generale
per tutti gli attori del Sistema al fine di
fornire gli strumenti per intervenire
efficacemente nel processo decisionale ai
diversi livelli.
Nello specifico le parole chiave che hanno tracciato il percorso e nelle quali è declinato il tema del Congresso sono state:
In termini di ECM il Congresso ha previsto un duplice percorso: l’accreditamento di tipo residenziale che ha riguardato le sette sessioni plenarie e l’accreditamento post evento delle sessioni parallele e dei workshop, come evento FAD, riservato ai partecipanti al Congresso.
gennaio 2013
Il punto di vista dei Provider
Idee, opinioni e critiche
L’Opinione
di questo numero è quella di chi del
Programma nazionale Educazione Continua in
Medicina è realmente l’attore
protagonista: i Provider. Non dunque il parere,
seppur importante per meglio
comprendere... Apri