FORMAZIONE UNIVERSITARIA
Università degli studi di Napoli Federico II
Formarsi tra tradizione e innovazione
(…) il medico in formazione dovrà progressivamente dedicare notevole attenzione al costo delle spese sanitarie pur salvaguardando il principio dell’erogazione delle cure necessarie ai pazienti. Difatti l’utilizzo delle risorse in maniera dispendiosa da parte dei medici potrebbe condurre ad un esaurimento delle stesse sottraendo ad altri pazienti presidi diagnostici e terapeutici di prima necessità Annunziato
Bisognerebbe attualizzare il corso di laurea, nonché i percorsi post-laurea, affinché la farmacia possa essere inserita a pieno titolo nella rete di assistenza territoriale e domiciliare prevista dalla riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. In questo modo il farmacista avrebbe un ruolo di fondamentale importanza nella de-ospedalizzazione dei malati cronici con diagnosi certa ma sopratutto nel monitorare l'aderenza alle terapie prescritte Novellino
Al corso di Laurea in Medicina Veterinaria il giovane accede con la formazione che riceve negli istituti superiori che è insufficiente. Sarebbe meglio se vi accedesse dopo un biennio formativo in basic subjects (…) dopo il quale il corso dovrebbe durare quattro anni invece che cinque Zicarelli
corso Umberto I, 40 80138 Napoli (NA)
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via Sergio Pansini, 5 80131 Napoli (NA)
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Dipartimento di Farmacia
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tel. 081 679934/8658 fax 081 678107
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Questo numero di ForumECM vede protagonista della rubrica Formazione Universitaria l’Università degli studi di Napoli Federico II.
Secondo ateneo più importante d'Italia per
numero di iscritti, dopo la Sapienza di Roma,
l'Università degli studi di Napoli
Federico II ha una lunga storia che inizia nel
tredicesimo secolo quando viene fondata da
Federico secondo, imperatore del Sacro Romano
Impero e re di Sicilia, dal quale ha oggi
ereditato il nome.
È considerata la prima università
laica in Europa di tipo statale, in quanto
creata direttamente da un provvedimento sovrano
e non dall’azione di corporazioni o
associazioni come era usuale all’epoca.
I principali motivi che determinarono la
nascita dell’Ateneo Fridericiano
riguardarono prevalentemente la volontà di
formare i giuristi che sostenevano il sovrano
nella definizione dell’ordinamento
statale e nell’esecuzione delle leggi, ma
anche il desiderio di agevolare la formazione
culturale della sudditanza, evitando a tale
scopo inutili e costosi viaggi
all’estero.
Motivi culturali e favorevoli ragioni
geografiche ed economiche fecero cadere la
scelta della sede proprio sulla città di
Napoli. Tra le principali materie di studio
comparvero sin da subito, oltre che il diritto,
le arti liberatorie e la medicina.
Dopo diversi avvenimenti avversi, che portarono anche ad una sua momentanea chiusura, l’ateneo divenne, sotto i Borbone, il fulcro della cultura del regno e poté vantare, fra le schiere dei suoi insegnanti, nomi illustri come quello di Giambattista Vico.
Nei secoli successivi si alternarono periodi difficili, anche per il forte ruolo svolto dalle scuole private nel meridione, con momenti di grande crescita sul piano scientifico.
Nel 1987 in prospettiva della creazione della Seconda Università di Napoli, avvenuta tre anni dopo, l’ateneo assume la sua attuale denominazione, con l’aggiunta del nome del suo fondatore.
Oggi l’Università degli studi di Napoli Federico II è un ateneo dai grandi numeri e dalle tante eccellenze, molte proprio nelle scuole e dipartimenti sanitari, ma anche con quei problemi che caratterizzano le strutture universitarie pubbliche di grandi dimensioni.
ForumECM presenta la Scuola di Medicina e Chirurgia ed i Dipartimenti di Farmacia e Veterinaria anche attraverso le parole di chi dirige queste strutture.
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28 giugno 2013
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