Educare a capire e a gestire per prevenire ed evitare i fattori di rischio
La metodologia formativa principalmente usata all’interno del nostro Istituto è quella d’aula, nella quale si inseriscono momenti di confronto tra docenti e discenti (role play), esercitazioni e discussioni di casi clinici
|
L’ esperienza di eccellenza di questo numero è un evento formativo residenziale avente come tematica la Psicoeducazione, metodologia introdotta nel campo delle scienze della salute mentale circa trent’anni fa e diretta a rendere consapevole la persona affetta da un disturbo psichico ed i membri del suo nucleo famigliare circa la natura della patologia stessa e le terapie in grado di curarla. Questo nell’obiettivo ultimo di prevenire e ridurre il rischio di ricadute del paziente, ottimizzandone la relazione terapeutica e ottenendo un miglioramento del suo stile di vita.
Nello specifico il corso oggetto dell’approfondimento riguarda l’intervento psicoeducativo secondo il modello di Colom per pazienti con disturbo bipolare e loro familiari. Il corso, di natura residenziale, è stato realizzato da una struttura di eccellenza nella salute mentale quale l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per la riabilitazione psichiatrica e della malattia di Alzheimer Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia.
Il disturbo bipolare, conosciuto più comunemente con il termine “disturbo maniaco-depressivo”, è una grave alterazione della psiche caratterizzata da forti sbalzi dell'umore, dell'energia e del comportamento. Si caratterizza da un’alternanza di due condizioni contro-polari dell’attività psichica: la fase di eccitamento o maniacale e la fase depressiva di inibizione.
Questa disregolazione funzionale si traduce nello sviluppo di alterazioni dell'equilibrio timico, dei processi ideativi, della motricità e dell'iniziativa comportamentale, nonché in manifestazioni neurovegetative come anomalie dei livelli di energia, dell'appetito, della libido e del ritmo sonno-veglia.
Non se ne conoscono le cause esatte, la maggior
parte delle ricerche tendono ad affermare che
si tratti della conseguenza di uno squilibro
chimico in alcune parti del cervello. Secondo
alcuni studi pare sia la conseguenza di un
danneggiamento nella funzionalità dei
connettori intercellulari all'interno di
specifiche aree del cervello, mentre altri
sostengono la teoria di una possibile
predisposizione genetica.
A volte anche eventi traumatici della vita
quali gravi perdite, malattie croniche, uso di
droghe o farmaci antidepressivi possono
innescare, in soggetti predisposti, un disturbo
di questo tipo. È importante però
notare che il disturbo bipolare si può
spesso manifestare senza l'evidenza di alcuna
causa scatenante e, normalmente, necessita di
cure per tutta la vita.
Con un’incidenza nella popolazione di circa l’1,2%, questo disturbo rappresenta un importante problema di salute pubblica ed in particolare, tra tutti i disordini mentali, mostra un andamento ricorrente spesso causa di una grave compromissione della qualità di vita, non solo per coloro che ne sono colpiti ma anche per le persone a loro vicine.
Se da un lato esistono numerose opzioni per quanto concerne il trattamento farmacologico di questa sindrome, dall’altro lato persiste una singolare scarsità di interventi psicosociali per i quali è stato possibile dimostrare l’efficacia. Tra questi un ruolo di assoluto rilievo spetta al modello psicoeducativo messo a punto da Francesc Colom e Eduard Vieta, due Professori responsabili del Bipolar Disorder Program di Barcellona.
Grazie a questo modello sia i pazienti che i loro familiari ricevono un programma integrato di psicoeducazione.
Nello specifico l’intervento psicoeducativo consta di una prima fase informativa-formativa, dove vengono fornite le informazioni non solo riguardanti il disturbo bipolare ed i fattori di rischio per le ricadute, ma anche per riconoscere i cosiddetti campanelli d’allarme, al fine di prevenire le fasi acute di malattia. In un secondo step vengono insegnate specifiche abilità di comunicazione e tecniche di problem solving. Nella fase finale infine, con una adherence therapy, si cerca di ottimizzare la partecipazione al trattamento farmacologico.
Rendendo consapevoli le persone portatrici di questo disturbo psichico e i loro familiari sulla natura della patologia e sui mezzi per poterla fronteggiare, l’intervento psicoeducativo si pone come obiettivo l’ottimizzazione della relazione terapeutica e un miglioramento dello stile di vita, prevenendo e riducendo il rischio di ricadute e il conseguente utilizzo di servizi ospedalieri.
Descrizione
Questo corso residenziale, rivolto a Psichiatri, Psicologi, Infermieri, Educatori professionali e Tecnici della riabilitazione psichiatrica, mira a fornire conoscenze e competenze necessarie per condurre interventi psicoeducativi di gruppo su pazienti affetti da disturbo bipolare, secondo il modello efficacemente testato da Colom e Vieta a Barcellona.
La Psicoeducazione secondo questo modello, a tutt’oggi rappresenta l’intervento psicosociale con le più forti evidenze di efficacia nel trattamento del disturbo bipolare, come poi è stato dimostrato dagli stessi autori spagnoli in un rigoroso studio clinico controllato, con un follow-up di ben 5 anni. Si tratta, quindi, di una metodologia di intervento che riveste un’importanza essenziale per garantire, a questi pazienti, un trattamento integrato di provata efficacia.
I docenti del corso sono stati addestrati alla tecnica in questione direttamente dal Prof. Colom, e sono impegnati da oltre tre anni in un progetto collaborativo su questo tema. Nel progetto da essi condotto è stata dimostrata una significativa riduzione del numero di ospedalizzazioni e di giorni trascorsi in ospedale per i pazienti trattati rispetto ad un gruppo di confronto che non aveva ricevuto l’intervento.
Obiettivi
I partecipanti saranno formati a:
Metodologie Formative
Si è dato ampio spazio all’interattività ed alla discussione con l’obiettivo di stimolare la partecipazione dei discenti. Di fondamentale importanza si sono rivelate le testimonianze personali.
Strumenti e tecnologie utilizzati
Risultati
Il corso ha riscosso molto interesse tra coloro che operano in questo settore nelle diverse Regioni italiane, tant’è che si è reso necessario per poter soddisfare la richiesta, riproporne un’altra edizione lo scorso febbraio.
06/03/2013