ALTA FORMAZIONE

Interview

 

 

Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti e Pescara

IPSEDIXIT

Il ruolo dell’infermiere nell’ultimo decennio è decisamente cambiato per quanto riguarda la crescita di competenza, l'autonomia e la responsabilità

 

Il panorama degli ambiti all’interno dei quali l’infermiere può operare è divenuto ampio e complesso, e volgendo lo sguardo anche allo scenario internazionale, si nota come lo sia proporzionalmente al percorso di riconoscimento della specializzazione infermieristica

 

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    Prof.ssa Marisa Cacchio

    Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica

     

    In questo numero ForumECM intervista Marisa Cacchio, Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica presso l’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara, nonché Coordinatrice di alcuni dei Master proposti da questo Ateneo. Un autorevole ed esperto punto di vista il suo, che si focalizza principalmente sulla formazione dell’Infermiere e su come tale ruolo stia attraversando un momento di importante cambiamento.

     

    Sulla base dell’esperienza da lei maturata, quali pensa che siano i fabbisogni formativi del professionista sanitario ed in particolar modo dell’Infermiere e in che aree e competenze è necessario formarlo?

     

    Il panorama degli ambiti all’interno dei quali l’infermiere può operare è divenuto ampio e complesso, e volgendo lo sguardo anche allo scenario internazionale, si nota come lo sia proporzionalmente al percorso di riconoscimento della specializzazione infermieristica.

     

    Oltre ai tradizionali settori operativi clinici, oggi, all’interno del panorama sanitario vi sono molti altri ambiti di recente acquisizione in cui l'infermiere opera. Tra essi possiamo ricordare gli ambulatori a gestione infermieristica come quelli dei codici bianchi in Pronto Soccorso e della gestione delle stomie; l'assistenza domiciliare; le residenze sanitarie assistenziali; gli hospice; le comunità; la medicina del lavoro, quella scolastica e quella dei consultori; le strutture territoriali psichiatriche e per le tossicodipendenze; l’ambito della libera professione e, forse in futuro, le farmacie. Proprio da questo deriva la necessità di una formazione avanzata soprattutto per l’area della sanità pubblica.

     

    Quali sono state fino a oggi le tematiche e le aree formative più richieste nel campo dell’alta formazione in sanità per la professione infermieristica?

     

    Il ruolo dell’infermiere, nell’ultimo decennio, è decisamente cambiato per quanto riguarda la crescita di competenza, l’autonomia e la responsabilità.

     

    Nonostante la formazione universitaria, tranne per il “coordinamento infermieristico” a tutt’oggi manca un riconoscimento formale ed economico dell’infermiere come “specialista” nelle varie aree individuate dal Decreto Ministeriale 739 del ’94. Proprio per questo, i professionisti sanitari che attualmente richiedono l’accesso ai corsi di formazione post-base sono soprattutto interessati ai Master in “Management infermieristico per le funzioni di coordinamento”.

     

    Sono poi scelti, anche se in misura drasticamente inferiore, i Master che hanno un’importante ricaduta per l’attività clinica del singolo professionista, in particolar modo, visto l’aumento dei contenziosi che coinvolgono gli infermieri, quelli relativi agli aspetti legali, ovvero i Master in infermieristica forense.

     

    Quali saranno le novità formative proposte dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara in ambito sanitario?

     

    Tra le novità mi preme sottolineare il lavoro che il nostro Ateneo sta affrontando per l’attivazione del Master universitario di I livello in “Cure palliative e terapia del dolore”.

     

    29/10/2013



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