ALTA FORMAZIONE

Interview

 

 

Scuola Superiore Sant’Anna

Words

I professionisti sono abituati, per la natura intrinseca del loro lavoro, a dare risposte più che a fare domande. Per questo non è possibile pensare a lezioni frontali, decontestualizzate dal settore di riferimento ma è necessario che il tipo di formazione sia improntata allo scambio e al confronto costante tra i colleghi presenti in aula e il docente stesso a cui è richiesto di porsi come facilitatore dei processi di apprendimento

 

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    Sabrina Nuti

    Responsabile Laboratorio Management e Sanità

     

    Sabrina Nuti, Professoressa di Economia e Gestione delle Imprese e attuale Responsabile del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna, parla, in questo breve ma molto interessante intervento su ForumECM, delle peculiarità che contraddistinguono una formazione di qualità, dei fabbisogni formativi del manager sanitario e delle competenze necessarie per consentirgli una corretta gestione delle aziende sanitarie in una Sanità in profondo cambiamento.

     

    In letteratura le aziende sanitarie sono state definite burocrazie professionali, cioè organizzazioni ad alta intensità di professioni, di relazioni e di processi. I professionisti sono abituati, per la natura intrinseca del loro lavoro, a dare risposte più che a fare domande. Per questo non è possibile pensare a lezioni frontali, decontestualizzate dal settore di riferimento ma è necessario che il tipo di formazione sia improntata allo scambio e al confronto costante tra i colleghi presenti in aula e il docente stesso a cui è richiesto di porsi come facilitatore dei processi di apprendimento.

     

    Nei percorsi d’aula la formazione sui “saperi” deve essere affiancata a quella sulle capacità e competenze da attivare in contesti organizzativi complessi, caratterizzati da elevata innovazione tecnologica, numero rilevante di professioni coinvolte nel processo di erogazione, la presenza di asimmetria informativa con gli utenti, la specifica tipologia dei servizi erogati.

     

    Sicuramente è necessario arricchire le lezioni ad alto contenuto disciplinare con dati provenienti dal settore sanitario. Analizzare i temi oggetto di formazione partendo da dati e contesti noti e ragionare in termini di miglioramento organizzativo rispetto al proprio contesto lavorativo, permette di attivare un circuito virtuoso capace di offrire ai partecipanti la giusta motivazione all’apprendimento. Le nostre aule hanno carattere multidisciplinare e questo permette di sperimentare il valore di una visione trasversale del progetto organizzativo e di analizzare in modo integrato tutte le attività strategiche aziendali, dagli aspetti sanitari a quelli tecnico- amministrativi, con il fine di raggiungere una performance organizzativa che promuova lo sviluppo e il cambiamento.

     

    In termini di obiettivi formativi i percorsi proposti dal Laboratorio sono in continua evoluzione. Non ci si limita a trasferire un set di regole e conoscenze di base valide oggi, ma si mira a creare un quadro dinamico di competenze, capacità e strumenti che consentono di muoversi con successo in uno scenario organizzativo in continua evoluzione.

     

    Nei corsi per gli alti potenziali, come il Master MeS qui presentato nella rubrica di approfondimento, i partecipanti sono supportati durante tutto lo svolgimento del programma da un percorso di counselling individuale, al fine di offrire loro una forte personalizzazione del percorso, sviluppare le proprie competenze trasversali, maturare una maggiore comprensione dei propri punti di forza, delle attitudini e dei limiti e potenziare la capacità di compiere scelte più consapevoli.

     

     

     



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